Qualche giorno addietro, ho letto dichiarazioni, affermazioni e comunicati allarmanti sullo stato d’inquinamento all’interno del Cantiere TAV di Chiomonte, ho addirittura letto afferamazioni di intellettuali che ipotizzavano “condanne per lo Stato”.
Oggi invece, facendo un giro sul sito internet, pubblico, di Arpa Piemonte, ho trovato notizie di tenore opposto: per quanto riguarda l’AMIANTO le concentrazioni di fibre misurate da Arpa sono risultate sempre inferiori al limite di rilevabilità, coerentemente alla litologia del materiale roccioso scavato, in cui non sono stati rinvenuti minerali contenenti amianto.
Per quanto riguarda le RADIAZIONI, i monitoraggi condotti da LTF e dall’ARPA, internamente alla zona cantiere ed in ambiente esterno, non hanno in alcun caso evidenziato variazioni significative dei normali livelli di fondo della radioattività ambientale.
Riguardo la qualità dell’ARIA, nel corso del 2014 è stato redatto un documento di valutazione complessiva dei dati ante operam e di corso d’opera. In generale è stata verificata da ARPA, la corretta esecuzione dei monitoraggi da parte di LTF e non sono sinora emerse evidenze di alterazioni della qualità dell’aria imputabili alle attività di cantiere.
In fine, anche il monitoraggio del rumore ha dato buoni risultati, infatti, a parte alcune anomalie avvenute all’interno del cantiere, comunque individuate e risolte, non sono stati registrati superamenti dei limiti di rumore e vibrazioni imputabili alle attività del cantiere stesso, né sono state registrate segnalazioni di situazioni di disturbo alla popolazione residente all’interno dell’area di valutazione.
A questo punto, umilmente, consiglio la lettura del rapporto complessivo fatto da ARPA, un ente pubblico, efficiente e superpartes a cui non può che andare il mio ringraziamento.
I dati si trovano al seguente link http://www.arpa.piemonte.it/ news/tratta-ferroviaria- torino-lione.-sintesi- dellattivita-di-arpa-nel-2014
Spero che prima di fare i prossimi proclami, qualcuno si preoccupi di leggere questi dati per non imbattersi in una fastidiosa denuncia per procurato allarme.