Riguardo il Contingentamento all’interno del Traforo del Frejus, questa mattina ho mandato la seguente email a tutti i contatti sotto indicati
Alla cortese attenzione di:
Parlamentari Europei
Parlamentari Piemontesi
Presidente del Consiglio Regionale
Consiglieri Regionali
Sindaco della Città Metropolitana
Consiglieri della Città Metropolitana
Sindaci della Valle di Susa
Parlamentari Europei
Parlamentari Piemontesi
Presidente del Consiglio Regionale
Consiglieri Regionali
Sindaco della Città Metropolitana
Consiglieri della Città Metropolitana
Sindaci della Valle di Susa
Gentili tutti,
abbattuto l’ultimo diaframma all’interno della seconda canna del Tunnel del Frejus, la sfida che ci si presenta oggi, riguarda il contingentamento del traffico di TIR all’interno del Tunnel stesso.
La seconda galleria, lunga quasi 13 chilometri, è stata inizialmente progettata come tunnel di sicurezza per il solo transito dei mezzi di soccorso e manutenzione; nel 2012 però, il Governo Monti, in accordo col Governo Francese, recepisce la trasformazione del Tunnel da “canna di sicurezza” a tunnel di esercizio, tanto che la società SITAF comunica che l’apertura al traffico avverrà ad aprile 2019.
Per avere più chiara la situazione, la settimana scorsa, ho presentato in Consiglio Regionale un Question time che chiedeva appunto informazioni relative al contingentamento: la risposta, di natura tecnica, tuttavia non mi ha soddisfatto: l’Assessore, infatti, comunicava che oggi vi è una sostanziale interdizione al traffico dovuto alle limitazioni sull’interdistanza minima di 150 m e sulla velocità massima di 70 km/h che tutti i veicoli devono osservare.
La limitazione del transito, è di competenza della Commissione InterGovernativa (CIG) che, già nella riunione del 11/10/2012, raccomandava un contingentamento dei mezzi pesanti (classi 3 e 4) pari a 4200 veicoli/giorno, pari a 1.051.000 veicoli l’anno quale somma cumulata delle due percorrenze.
Attualmente, i dati ci danno una situazione ben diversa, infatti, il transito di tir è stimato attorno ai 6/700.000 unità l’anno, molti di meno!
A questo punto, come ho già auspicato la settimana scorsa, penso e spero si possa creare un fronte comune istituzionale, il più trasversale possibile, volto all’ottenimento di un contingentamento reale e meglio strutturato, tale da salvaguardare la “Convenzione delle Alpi” e gli standard ambientali connessi.
Non sfugge a nessuno che il transito al Frejus diventerà l’unico dell’intero arco alpino con un sistema di adduzione facilitato (tangenziale e autostrada a 4 corsie) e potrebbe essere interessato da notevole aumento di traffico per qualsiasi limitazione imposta o necessaria.
Per questo motivo, Vi chiedo la disponibilità a condividere un’azione politica comune, forte ed efficace.
Tra quanti manifesteranno interesse ad approfondire la problematica sarà mia cura organizzare un primo incontro, a Torino, un sabato o un lunedì mattina per favorire la partecipazione dei Parlamentari.
Confidando su un vostro riscontro saluto cordialmente.