L’interpretazione del comunicato Arpa da parte della Consigliera Frediani è faziosa e strumentalizzata.
Il comunicato Arpa riporta che:
1) I lavori al cantiere non sono causa del particolato fine ed ultrafine poiché, come ripetuto più volte, l’attività era ferma.
2) “E’ probabile che il traffico autostradale non sia la fonte principale” ma non viene esclusa.
3) Una delle cause è il gas di scarico dei mezzi delle forze dell’ordine che, viste le temperature poco miti, devono pur scaldarsi in qualche modo.
4) “La situazione della qualità dell’aria in Val di Susa è pienamente conforme ai limiti normativi” e Arpa Piemonte non riscontra necessità di azioni ulteriori rispetto a quanto già in corso.
Va comunque ricordato che i contaparticelle installati a ridosso del cantiere di Chiomonte, non sono per loro natura rappresentativi dell’esposizione della popolazione. Inoltre, in ogni caso, il limite di 50 microgrammi/m3 (valore limite per la protezione della salute) previsto per il PM10 dalla normativa di qualità dell’aria è riferito alla media giornaliera e non a quella oraria. I grafici mostrati nell’articolo citato sono quindi fuorvianti sia perchè si confronta un limite giornaliero con i dati orari, sia perchè al sito di misura, in base alle norme vigenti, non si applica quel valore limite.
Chiarito ciò, che non smentisce in alcun modo quanto riportato dal sottoscritto e dal Senatore Esposito, è mia premura sottolineare che la preoccupazione per gli operai e di chi lavora all’interno del cantiere, non può essere a convenienza. I mezzi delle forze dell’ordine non sarebbero presenti all’interno del cantiere della Maddalena senza le azioni di teppisti che dal 2012 presidiano con atti vandalici la zona. Azioni da cui non mi risulta che la collega Consigliera abbia mai preso distanze pubblicamente, così come non mi risulta un suo impegno volto all’impedimento delle suddette azioni violente. Il cantiere di Saint Martin La Porte, che ho avuto la fortuna di visitare lo scorso anno, non ha problemi di polveri sollevate dai mezzi in questione poiché a presidiare il lavoro degli operai sono sufficienti semplicemente 3 vigilantes disarmati e privati. Il problema è quindi la presenza dei mezzi o chi ne obbliga la presenza?
Ai seguenti link sono riportati il comunicato della Consigliera Frediani e il comunicato Arpa a cui si fa riferimento: