Francesco Falcone – LaStampa
Un anno e mezzo fa, la rinuncia del Fai a prendere possesso dell’edificio lasciato in eredità al Fondo per l’ambiente italiano dalla sua ultima proprietaria, la professoressa Raffaella Marconcini, sembrava far morire sul nascere il sogno di trasformare il castello di Bruzolo in meta turistica di primo piano nel cuore della Val Susa. Il successivo intervento del Demanio, subentrato nella cessione, per farsi carico del maniero risalente al tredicesimo secolo, ha invece rimesso in moto il progetto. E ora, grazie al decreto del ministro Franceschini che ha accordato due milioni di euro al recupero del castello bruzolese, per l’immobile ricco di fascino e storia il progetto di rilancio sembra davvero imboccare la giusta strada.
Il risultato ottenuto è in gran parte merito dell’interesse mostrato da associazioni locali e fondazioni bancarie, ma anche dalla Regione Piemonte, che per iniziativa del consigliere Antonio Ferrentino si è detta disponibile fin da subito ad intervenire nella ricerca di fondi con cui finanziare i 5 milioni di euro di lavori per riqualificare e aprire al pubblico l’immobile. Il castello – che nel 1610 ospitò la firma di uno dei più importanti trattati tra la Francia e i Savoia – necessita, infatti, di imponenti opere di restauro (dalle fondamenta al tetto, all’allestimento interno) prima di poter diventare attrazione turistica a metà strada tra la Sacra di San Michele, l’abbazia di Novalesa e le località sciistiche dell’Alta Valle.
Il resto dei finanziamenti potrebbe presto essere recuperato attingendo ai fondi di accompagnamento della Torino-Lione. Ma i due milioni di euro stanziati dal governo sono senza dubbio già un ottimo inizio: «Grazie ai soldi dell’art bonus destinati dal ministero dei Beni culturali al castello di Bruzolo, l’unico intervento riguardante la Val Susa dei 75 previsti nel decreto, e ai fondi già garantiti dalle fondazioni bancarie potremo dar vita al sogno della professoressa Marconcini», spiegano i sostenitori del progetto che ha visto impegnati in prima linea, oltre a Ferrentino, anche l’ex assessore della Provincia di Torino Valter Giuliano e la soprintendente provinciale alle Belle arti e al paesaggio Luisa Papotti. Per completare il quadro economico dell’opera di recupero e rilancio del maniero bruzolese è prevista anche la creazione di un tavolo di lavoro che stilerà il piano di gestione dell’immobile storico.
Il Castello di Bruzolo è pronto a rinascere con i primi 2 milioni
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